San Tommaso, in particolare, spiega che questo dono ci porta a venerare e ad amare Dio non tanto in quanto Creatore e Signore ma in quanto nostro Padre.La pietà di Gesù Cristo, il suo amore filiale verso il Padre, ci ricorda la lettera agli Ebrei, lo salvò dalla morte:
Egli nei giorni della sua carne, con alte grida e con lacrime, offrì preghiere e suppliche a Colui che poteva salvarlo dalla morte ed è stato esaudito per la sua pietà. (Ebrei 5).
Attraverso questo dono della pietà, questa riverenza filiale, il cristiano, a sua volta, rende il culto che Dio gradisce :
Conserviamo questa grazia e per suo mezzo rendiamo un culto gradito a Dio, con pietà e timore. (Ebrei 12,8).
Tutti i santi hanno dato esempio della pietà. Tutte le loro preghiere ne sono ispirate. Qui ricordo la preghiera dell’abbandono del Beato Charles de Foucauld :
Padre mio,
io mi abbandono a Te.
Fa’ di me ciò che Ti piace.
Qualunque cosa Tu faccia di me : Ti ringrazio.
Sono pronto a tutto,
accetto tutto, purchè la Tua volontà si compia in me
e in tutte le Tue creature:
non chiedo nient’altro, mio Dio.
Rimetto l’anima nelle Tue mani :
Te la dono, mio Dio.
Con tutto l’amore del mio cuore: perché Ti amo.
Ed è, per me, un’esigenza d’amore il donarmi,
ed è, per me, un’esigenza d’amore il rimettermi
nelle Tue mani,
senza misura,
con una confidenza infinita,
perché Tu sei
il Padre mio.