Solennità Beata Vergine Maria

  1. Madre Immacolata, in questo solenne, illuminato dal fulgore della tua verginale Concezione, eccoci ancora ai tuoi piedi, in questa storica piazza, nel cuore di Roma cristiana. Come ogni anno, siamo venuti a ripetere il tradizionale omaggio floreale dell’8 dicembre, volendo con questo gesto esprimere l’amore filiale della Città, che conta tanti segni della tua materna presenza.
    Siamo venuti in umile pellegrinaggio, e, facendoci voce di tutti i credenti, t’invochiamo fiduciosi:
    “Monstra Te esse matrem…
    Mostrati Madre per tutti, offri la nostra preghiera; l’accolga benigno,lui che si è fatto suo Figlio”.
  2. “Monstra Te esse matrem!”
    Mostrati Madre per noi, che, davanti a questo tua celebre effigie, con cuore gioioso rendiamo grazie a Dio per il dono della tua Immacolata concezione.
    Tu sei Tutta Bella, che l’Altissimo ha vestita della sua potenza.
    Tu sei la Tutta Santa, che Iddio s’è preparata come sua intatta dimora di gloria. Ave, Tempio arcano di Dio, ave piena di grazia, intercede per noi!
  3. “Monstra Te esse matrem!” Ti preghiamo di presentare la nostra a Colui che Ti ha rivestita di grazia sottraendoti ad ogni ombra di peccato. Nubi oscure si addensano all’orizzonte del mondo. L’umanità, che ha salutato con speranza all’aurora del terzo millennio, sente ora incombere su di sé la minaccia di nuovi, sconvolgenti conflitti.
    È a rischio la pace nel mondo.
    Proprio per questo noi veniamo a Te, Vergine Immacolata, per chiederti di ottenere, quale Madre comprensiva e forte, che gli animi, liberati dai fumi dell’odio, si aprano al perdono reciproco, alla solidarietà costruttiva e alla pace.
  4. “Monstra Te esse matrem!”
    Veglia, o Maria, sulla grande ecclesiale, perché tutti i credenti, come veri discepoli del tuo Figlio, camminino nella luce della Sua presenza. Continua a vegliare particolarmente sulla di Roma, che l’8 dicembre del 1995, proprio in questo luogo, intraprese con fiducia la missione cittadina in vista del Grande Giubileo. Fu missione dai frutti copiosi e profondi, che contribuì a diffondere il della speranza in ogni angolo della Città, mobilitando sacerdoti, religiosi e laici per un vasto e profondo rinnovamento spirituale. È stato un cammino dinamico e coraggioso, che, con la grazia del tempo giubilare, ha reso singoli e famiglie, parrocchie e comunità, consapevoli del mandato missionario che ciascuno deve responsabilmente assumere valorizzando la ricchezza e la varietà dei propri carismi.
  5. “Monstra Te esse matrem!”
    Stella della nuova evangelizzazione, spronaci e accompagnaci Tu sui passi di una pastorale instancabilmente missionaria con un unico decisivo programma:
    Annunciare Cristo, Redentore dell’uomo.
    La missione diventi testimonianza quotidiana d’ogni credente, nelle proprie condizioni di vita, grazie ad essa sia rinnovato il volto cristiano di Roma, perché a tutti appaia con chiarezza che la fedeltà a cambia l’esistenza personale e plasma un futuro di pace, un avvenire migliore per tutti.
    Madre Immacolata, che rendi la feconda di figli, sostieni altresì la nostra incessante sollecitudine per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata.
    Il convegno romano del prossimo giugno, che la diocesi oppurtunatamente dedica a questo tema, incoraggi i giovani e le loro famiglie a rispondere con cuore generoso all’appello del Signore.
  6. “Monstra Te esse matrem!”
    Sii per noi roccia di coraggio e di fedeltà, o umile Fanciulla di Nazaret, gloriosa regina del mondo. Offri la nostra al Verbo di Dio, che, diventando tuo Figlio, si è reso nostro fratello. Grazie alla tua validissima intercessione possa l’intero Popolo di Dio e, in particolare, questa amata di Roma “prendere il largo” verso quella santità che costituisce la condizione decisiva per ogni fecondo apostolato. Madre di misericordia di pace, Immacolata madre di Dio, prega per noi!
    (Piazza di Spagna, 8 dicembre 2001)

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