Lunedì 2 Luglio 2018 : Commento San Leone Magno

"Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli" (Mt 5,3). ... Dopo il Signore, i primi ad averci dato l'esempio di questa grande povertà sono gli apostoli. Essi, lasciando senza esitare tutti i propri beni, dopo aver udito la chiamata del divino Maestro, si sono convertiti e hanno abbandonato la loro pesca di pesci per divenir pescatori di uomini (cf. Mt 4, 18-20). Di questi, molti sono divenuti simili a loro imitando la loro fede; presso i primi figli della Chiesa "tutti i credenti avevano un cuore solo e un'anima sola" (At 4, 32). Spogliati di ogni possesso, erano arricchiti di beni eterni grazie alla santa povertà. Dopo la predicazione degli apostoli, si rallegravano di non avere niente in questo mondo e di possedere tutto in Cristo. Un giorno, l'apostolo San Pietro saliva al tempio. Uno storpio gli domanda l'elemosina: "Non possiedo né argento né oro, dice, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina!" (At 3, 6)...Pietro lo guarisce con una parola. Non avendo moneta con l'effigie di Cesare, restaura nell'uomo l'immagine di Cristo. La ricchezza di questo tesoro ha soccorso non soltanto colui al quale è stata resa la possibilità di camminare, ma anche i cinquemila uomini che credettero all'esortazione dell'apostolo grazie a questo miracolo (At 4, 4). E questo povero, che non aveva di che dare a chi gli chiedeva, diede così largamente la grazia divina che, non contento di rimettere un uomo in piedi, guarì il cuore di migliaia di uomini, donando loro la fede.