Domenica 14 Aprile : San Pietro Crisologo

Dopo la risurrezione, poiché il Signore era entrato a porte chiuse (Gv 20,19), i discepoli non credevano che egli avesse ripreso un corpo reale, ma supponevano che solo la sua anima fosse tornata sotto un'apparenza corporea, come le immagini che si presentano nei sogni durante il sonno. «Essi credevano di vedere un fantasma»... «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi». Guardate, cioè: state attenti. Perché? Perché non è un sogno che vedete. Guardate le mie mani e i miei piedi, poiché, coi vostri poveri occhi, non potete ancora guardare il mio volto. Guardate le ferite della mia carne, poiché non vedete ancora le opere di Dio. Contemplate i segni lasciati dai miei nemici, poiché non percepite ancora le rivelazioni di Dio. Toccatemi, affinché le vostre mani vi diano la prova, poiché i vostri occhi sono ciechi fino a questo punto... Scoprite i fori delle mani, «frugate» nel costato, riaprite le ferite, poiché non posso rifiutare ai discepoli in vista della fede ciò che non ho rifiutato ai nemici per il supplizio. Toccate, toccate..., cercate fino alle ossa, per accertarvi della realtà della carne, e che le ferite ancora aperte confermino che sono io... Perché non credete che sono risorto, proprio io che ho ridato la vita a molti defunti sotto i vostri occhi? ... Quando ero appeso sulla croce, mi insultavano dicendo: «Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. Scenda ora dalla croce e gli crederemo» (Mt 27,42). Cos'è più difficile, scendere dalla croce strappando i chiodi o risalire dagli inferi schiacciando la morte sotto i piedi? Ecco che ho salvato me stesso e, spezzando le catene dell'inferno, sono risalito al mondo di lassù.